Ca’ Vendri
La Villa è situata a sei chilometri dal centro di Verona, in Contrada Vendri, nome che si vuole far derivare da Venere, in quanto, in epoca romana, si dice vi fosse un Tempio, ora sotto la chiesetta di San Zeno, dedicato a questa Dea. In tutta la Valpantena, che deve il suo nome al vicino Pantheon paleocristiano di Santa Maria in Stelle, vi sono molte tracce romane; pare che ai tempi di re Teodorico (nel V – VI secolo) vi fossero nella valle delle ville romane. Negli scantinati di Ca’ Vendri sono state ritrovate delle colonne allineate con basamento, e nei muri delle pietre lavorate, evidente recupero di una costruzione precedente. Prima della costruzione della Villa esistevano già la torre e la casa attigua, che conteneva un Oratorio e in seguito un frantoio per le olive. La costruzione della Villa si pone sicuramente prima del 1585, data del documento che riporta la scritta ‘palazobrusado’ (bruciato), probabilmente da un certo bandito Ottavio che aveva in odio i Giusti proprietari della Villa stessa.
Alcuni studiosi ritengono che il palazzo sia stato eseguito su progetto di un collaboratore del Sanmicheli, Alvise Brugnoli. La chiesetta della Villa, situata all’estremo nord del parco e dedicata a S. Nicolò di Tolentino, risale a un’epoca precedente la costruzione della villa ed è stata adattata alla nuova coreografia del giardino all’epoca e nello stile del Sanmicheli. Il parco è stato decorato nel Settecento con statue, fontane, un laghetto e un ninfeo a colonnato, recentemente ripristinate. Al lato est della corte, vi è la fontana con statua di Bacco – a nord si trova invece la fontana con un animale fantastico al centro
che regge lo stemma dei Giusti.